Mauro Bolognini Film Festival
(Pistoia 29 Novembre - 30 Novembre 2014)

 

    La selezione del Premio Cinema e Letteratura (sceneggiature)

E’ giunta alla sua conclusione anche la selezione relativa alle sceneggiature ispirate ad un’opera letteraria. Rimangono in gara, dopo il lavoro della Commissione Artistica, solo cinque lavori, che saranno adesso giudicati dalla Giuria del Premio. La proclamazione del verdetto e la consegna del premio avverranno nel pomeriggio di domenica 30 novembre, presso il Teatro Bolognini di Pistoia, subito dopo la proiezione dei cortometraggi finalisti del Concorso Internazionale.
Si ricorda che il Premio, secondo bando e regolamento, viene assegnato solo in presenza dell’interessato. Ecco i cinque finalisti, in ordine alfabetico di titolo:

Bacche di Giuda
di Guergana Radeva
La sceneggiatura è tratta da Rosa canina di Guergana Radeva (Progetto cultura, 2014).

Sinossi
Sofia, Bulgaria. Accompagnato dall’amico Kiril Karaliev, l’aspirante attore Malin Kolevski si presenta ad un improvvisato colloquio di lavoro con il noto cineoperatore di vecchia guardia Anton Delev, detto Pileto, il Pollo. Pochi giorni dopo arriva la telefonata di conferma, però ad essere convocato non è Malin, bensì il suo amico, il giornalista free lance Kiril. Titubante, ma incuriosito dai retroscena dell’insolito casting, Kiril, a caccia di gossip, decide di presentarsi all’appuntamento che si trasforma prima in un perverso provino hard, poi in uno scoop che squarcia la morbosa decadenza dell’ex élite comunista. Suggestionato dal suicidio dell’unica donna della sua vita, Pileto racconta a Kiril il suo amore per Rosa, iniziato quando lui aveva solo quindici anni e lei quasi tre decenni di più. Scene di sesso che coniuga lucro, depravazione e piacere, ardori e amplessi spiati con la voluttà voyeuristica di una passione tormentata fino all’inattesa rivelazione finale.
 

Il pipistrello e la porcellana
di Alma Carrano
La sceneggiatura è liberamente ispirata a Una questione d’onore di Arturo Pérez Reverte, scrittore colombiano molto visto al cinema e in TV. Basti pensare al polanskiano La nona porta, a Il destino di un guerriero, Scacco matto e alla recente serie TV Alatriste.

Sinossi
Sardegna, fine degli anni ‘60 in una località mineraria del Fluminese.
Maria viene da una famiglia profondamente segnata dalle dure condizioni di lavoro nelle miniere. Maria ha sedici anni, legge le avventure dei pirati e sogna di vedere il mare. Vive con la sorella Gina, donna inquieta, che gestisce insieme al suo protettore Alfonso un locale per camionisti. Gina e Alfonso hanno venduto la verginità della ragazza promettendola al ricco e potente don Ignazio Fugas ma, quando nel locale arriva il camionista Pierre reduce da un anno e mezzo di galera per contrabbando, il destino di Maria prende una via inaspettata e si trasforma nella storia di una fuga verso il mare e verso la libertà, e soprattutto in una storia di amore e di morte. Focalizzata sulla nascita di un sentimento inatteso e su una nuova consapevolezza di Pierre, la storia ha tuttavia come vero protagonista un microcosmo sociale e umano senza tempo pur in una fase di trasformazione come quella degli anni sessanta, un ambiente che si mostra modificato più adagio di quanto rappresentino le scansioni storiche contraddistinte da avvenimenti e date.
 

Soltanto un uomo
di Chiara Rossi e Silvestra Sbarbaro
La sceneggiatura è liberamente tratta da La vita che salvi può essere la tua di Flannery O’ Connor, (Einaudi, 1968). Dal suo romanzo La saggezza nel sangue John Huston ha realizzato nel 1979 il bel film omonimo.

Sinossi
Un ingegnere siriano, Nizār Qabbānī (omonimo del celebre poeta), sosta casualmente in un paesino dell’entroterra ligure, in transito per la Francia. È un giovane vedovo, arrabbiato con se stesso per aver scelto quasi d’impulso di andarsene via da Aleppo, sua città natale, insanguinata dalla violenta guerra civile, proprio quando avrebbe potuto iniziare la sua brillante carriera professionale. Nizār è in cerca di riscatto ed ha fame di riprendersi con ogni mezzo quel che la vita gli ha, a suo parere ingiustamente, tolto. L’incontro con Mariolina, una ragazza sordomuta ma appassionata di poesia, “ingenua” e sottomessa proprio come la cultura islamica auspica per una giovane sposa, e con sua madre (Angela) vedova, che non vede l’ora di accasarla, pur con la clausola di non separarsene fisicamente, offrirà a Nizār l’occasione inattesa di prendersi in un sol colpo moglie, casa e una magnifica auto, una Giulietta d’epoca…
 

Ti prendo e ti porto via
di Annamaria Orlando
La sceneggiatura è tratta dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, romanziere molto “cinematografico”, dal momento che ha visto portati sullo schermo già quattro romanzi, Io non ho paura e Come Dio comanda per la regia di G. Salvatores, Branchie di Francesco Ranieri Martinotti e Io e te per la regia di B. Bertolucci.

Sinossi
Ti prendo e ti porto via è una storia di amore, di formazione, di amicizia, di vita. Ad Ischiano, un paese maremmano pieno di zanzare, Pietro, un dodicenne con una situazione familiare molto difficile, è la vittima prediletta di tre bulli. Il ragazzino trova in Gloria, una sua compagna di classe, tutto quello che a lui manca: il calore di una famiglia, il coraggio, l’intraprendenza. Parallelamente si dispiega la vicenda di Graziano, detto “il Biglia”, cantante che ha vissuto nella vetrina illuminata dello spettacolo abbastanza da non riconoscere più la realtà. Quando trova il “vero amore”, Flora Palmieri, professoressa di Pietro, lontana anni luce dal suo universo, pensa di mettere ordine nella sua vita.

 

Tutto il sangue di questa terra
di Vincenzo Altobelli
La sceneggiatura è tratta da Carne e sangue di Michael Cunningham (Bompiani 2002). Dal suo Le ore (The Hours), romanzo premio Pulitzer per la narrativa, è stato tratto il celebre film con Nicole Kidman, Meryl Streep e Julianne Moore.

Sinossi
La sceneggiatura nasce come sincero gesto di ammirazione e di gratitudine verso l’autore Cunningham e i personaggi creati dalla sua penna. La sua capacità di scandagliare l’animo umano è tutt’ora un approdo sicuro in cui trovare risposte e aiuti, nel viaggio meraviglioso che chiamiamo vita. I componenti della famiglia Stassos, emigrata anzitempo dalla Grecia verso l’East Coast alla conquista del sogno americano, soffrono, e quindi vivono, i giorni di un’America che cambia volto rapidamente. Attraverso un arco temporale di quasi cent’anni, lo script racconta i destini di tre generazioni; padri (Constantine e Mary), figli (Susan, Billy e Zoe), nipoti (Ben e Jamal), e le vite satellitari di un universo familiare sempre in bilico tra convenzioni, legami di sangue e percorsi individuali, mentre sullo sfondo rimane costante una cultura americana che con essi, condivide desideri ed esige sacrifici.