Film Festival 2014: i verdetti


Mauro Bolognini Film Festival 2014
6^ Edizione
 

Chiusa con notevole soddisfazione, soprattutto per l’eccellente qualità dei lavori in concorso, la sesta edizione del Mauro Bolognini Film Festival, quest’anno eccezionalmente dedicata a Manolo, protagonista indiscusso per il conferimento della Presidenza onoraria del Centro e per la pubblicazione di un suo volume di ricordi, raccolti dalla figlia Carlotta.

La presenza a Pistoia di Enzo Girolami (che firma i suoi lavori Enzo G. Castellari, cognome del nonno) ha reso frizzante l’atmosfera, soprattutto quando l’uditorio lo ha “provocato” per il suo singolare rapporto con Quentin Tarantino. Nei suoi due giorni pistoiesi Castellari si è rivelato persona di grande qualità, anche e soprattutto per la sua esuberante simpatia.

Da parte dei concorrenti delle diverse sezioni dei concorsi si sono avuti riscontri del tutto positivi per il clima incontrato al Festival, per l’organizzazione, per la qualità degli ospiti, per la piacevolezza del soggiorno. Come sempre l’evento, al di là degli esiti, è stato utile a tutti per avere fornito un’occasione di incontro.

La giuria del concorso per sceneggiature Cinema e Letteratura ha proclamato vincitore il lavoro di Alma CarranoIl pipistrello e la porcellana” per l’efficacia dei suoi dialoghi, la padronanza della sceneggiatura e per essere riuscito a dare una descrizione intensa e pungente della Sardegna. Il premio che le è stato consegnato si compone di una targa di riconoscimento e di un assegno di 1.500 euro.

Per la categoria CortoScuola, invece, sono state le scuole di Pistoia (180 ragazzi provenienti dalle scuole medie “Roncalli” e “Fermi” di Masotti, dall’ITIS “Fedi”, dalle “Pacinotti” e dal Liceo Scientifico) a scegliere il vincitore: “All in”, un cortometraggio prodotto dall’Istituto superiore “A.Sobrero” di Casale Monferrato che tratta il tema tanto quotidiano quanto drammatico del gioco d’azzardo, anche tra i più giovani. La scuola vincitrice ha ricevuto una Nikon Full HD che potrà permettere di continuare a produrre e sperimentare anche con le successive generazioni di studenti.

A Diego Botta con il suo lavoro “Mia” è andato sia il premio del pubblico, che ha votato subito dopo il termine delle proiezioni sia il premio per il miglior soggetto, novità di questa edizione.
L’opera è stato premiata per aver saputo descrivere una storia realmente accaduta in cui amore e violenza si sovrappongono e si confondono quando il protagonista agisce contro le regole solo per un atto di amore disperato. Il regista, ha ricevuto come premio del pubblico la possibilità di avvalersi di una distribuzione su smartphone e tablet dei suoi lavori grazie alla collaborazione del Centro con la la società “Anche Cinema” di Bari. A questo si vanno a sommare una serie di forniture tecniche messe a disposizioni dagli sponsor Augustus Color e Cinecittà Panalight.

L’ultimo premio per il miglior cortometraggio internazionale è stato vinto da “Zacharie ya no vive aqui” di Alberto Segre per aver descritto con sensibilità e sagacia una storia estremamente attuale raccontando il rapporto tra genitori e figli all’interno di una famiglia borghese parigina che delega la custodia del figlio ad una donna tuttofare di origine latino-americana. Il premio in questo caso era composto dal bellissimo trofeo con la sagoma del Bolognini di Ceroli cesellata da Marco Cioni, da un assegno di 1.500 euro e da un voucher per un soggiorno all’Hotel “La bussola” di Amalfi.

L’unica nota negativa del bilancio finale è rappresentata dallo scarso coinvolgimento dei pistoiesi, presenti ai massimi livelli istituzionali ma latitanti rispetto alle proposte: nonostante gli sforzi fatti per la promozione, la città ha dimostrato ancora una volta di non sentire il festival.